La Bella di Cerignola è una cultivar di olivo coltivata in un ristretto areale della provincia di Foggia, in gran parte concentrato nel territorio comunale di Cerignola, da cui deriva il nome.
La coltivazione di questa varietà multiclonale, diffusa nel Tavoliere di Capitanata, risalirebbe al Quattrocento, a seguito dell’introduzione, da parte degli Aragonesi.
Polposa e saporita, questa varietà autoctona ha conquistato le tavole di tutto il mondo grazie alla sua altissima qualità.
Verde o nera, polposa e saporita, è talmente bella da mettersi in mostra negli aperitivi e a tavola. La più grande oliva del mondo che cresce nel territorio del Tavoliere delle Puglie, anche noto come Daunia. Non è un caso che questa oliva sia comunemente chiamata anche “Bella della Daunia”. Si tratta di una varietà autoctona da sempre utilizzata dai pugliesi, che oggi ha conquistato le tavole di tutto il mondo, per le sue qualità. Questo tipo di oliva non è adatta alla produzione di olio, ma è amatissima per la sua polpa e le sue dimensioni.
Da sempre la sua coltivazione è un’attività di grande rilievo per la Daunia. Qui la raccolta comincia ai primi di ottobre ed è rigorosamente manuale. Per evitare che i frutti caschino sul terreno si utilizzano teli di raccolta. In questo modo le olive arrivano a tavola belle e senza segni.
La Bella della Daunia Dop, verde o nera, è un’oliva di grandi dimensioni con un peso fino a 30 g. Di forma allungata simile a una susina ha una polpa compatta e croccante ma non dura dal gusto pieno e saporito. La polpa rappresenta circa l’85% del frutto.